La segnalazione che ha l'onore, e l'onere, di inaugurare questo blog arriva direttamente dalla Francia e sembra appartenere a quel genere di libri che possono incuriosire davvero molti lettori perché capaci di mescolare più elementi. In questo particolare caso abbiamo la storia, l'arte, ma anche il viaggio, e quindi l'avventura, e un mondo vicino ma molto diverso dal nostro, esotico.
Il romanzo in questione racconta infatti di un periodo poco trattato della vita di Michelangelo, il grande artista, che per un breve periodo di tempo si è recato a Costantinopoli per realizzare un ponte. Ovviamente, questa città saprà regalare stimoli interessanti all'italico genio.
Pubblicato lo scorso agosto ha vinto il premio Goncourt des Lycéens 2010, premio ideato dalla Fnac, in collaborazione con l'accademia Goncourt, in cui i premi vengono assegnati dagli studenti delle scuole superiori. In somma, un premio davvero popolare.
Ma andiamo a scoprire qualcosa su...
Parle-leur de batailles, de rois et d'éléphants
(Parlagli di battaglie, di re e di elefanti)
di Mathias Enard
di Mathias Enard
13 maggio 1506, un certo Michelangelo Buonarroti sbarca a Costantinopoli. A Roma ha abbandonato la tomba progettata per Giulio II, il papa guerriero e mal pagante. Lui risponde all'invito del sultano che vuole affidargli la realizzazione di un ponte sul Corno d'Oro, progetto ritirato a Leonardo da Vinci. Un ordine urgente, un turbinio di incontri, seduzione e pericoli delle stranezze bizantine... Michelangelo, l'uomo del rinascimento, tratteggia con l'Oriente un sublime incontro mancato
LINGUA: francese
EDITORE: Actes SudDATA DI PUBBLICAZIONE: 15 agosto 2010
PAGINE: 153
PREZZO: 17,00 €
L'AUTORE:
Mathias Enard, dopo aver studiato l'arabo e il persiano e aver fatto parte di numerose riviste culturali, ha esordito come scrittore nel 2003 con La perfection du tir. I suoi romanzi hanno vinto vari premi.
In Italia sono stati pubblicati Breviario per aspiranti terroristi, nel 2009 per i tipi di Nutrimenti. Mentre quest'anno, Rizzoli ha pubblicato Zona, romanzo assai particolare in quanto composto da un'unica frase lunga 500 pagine e valsogli il Prix Décembre e il Prix du livre Inter nel 2009.
DICONO DI QUESTO LIBRO:
Al di là del piacere che il lettore, amante dell'arte e non, può provare alla scoperta delle avventure Istambuliane di Michelangelo, Parle-leur de batailles, de rois et d’éléphants interpella il mito, l'immaginario e il fantasma orientalista alla maniera del Salambo di Flaubert. Il viaggio, le descrizioni ricche e equilibrate, il caravanserraglio, le danze androgine, tutto contribuisce al rapimento dei sensi. E il turbamento che Michelangelo sente dinanzi a queste bellezze, simile a quello che subisce il lettore, sembra essere lo specchio del piacere che è deve essere stato provato dall'autore nello scrivere questo testo. In questo, il romanzo di Mathias Enard è già una riuscita.
Lo scrittore Enard osserva lì'artista Michelangelo, rispetta i suoi silenzi e le sue esitazioni, lo segue nelle stradine sinuose e ne diventa un discreto complice. E la scrittura è come il disegno: a volte sensuale come il chiaro-scuro, a volte affilata come roccia affilata.
Allora? Cosa ve ne pare? Non vi piacerebbe poterlo leggere? Io spero proprio che riesca a giungere nelle nostre librerie, perché lascia tutto intendere che si tratti di un romanzo da gustarsi per bene.
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